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18 maggio 2009

I nostri uomini ad Odessa

di Giovanni Lattanzi
ANTIQUA-Speciale Archeologia Subacquea
1993

Archeoclub d`Italia/I nostri uomini ad OdessaDa alcuni anni Archeoclub d'Italia ha aperto ad Odessa, una delle maggiori città dell`Ucraina, una propria sede. Tra i suoi soci, per i piu ingegneri e ricercatori del Politecnico e dell`Università, vi sono i provetti subacquei del NAVAREX Diving Club di Odessa. Essi, con il supporto tecnico e logistico del Servizio Subacqueo d'Archeoclub e del gruppo sub nazionale «A.Novi», hanno organizzato numerose campagne di prospezione e di ricerca subacquea nelle acque del Mar Nero.

Oltre alle tre operazioni congiunte italo-ucraine, quella del '91 a bordo di una nave da ricerca e le due missioni sulle rovine di Olvija, i soci di Odessa hanno portato a termine alcune campagne di ricerca subacquea autonoma, tra l`altro con notevoli successi scientifici e risultati complessivi piu che lusinghieri.

Nel 92 il gruppo ucraino ha, infatti, organizzato, per la prima volta in piena autonomia operativa, una missione esplorativa nelle acque del Mar Nero. Obiettivo l`isola di Zmeinyj, detta anche isola dei Serpenti, poco piu di 0.2 chilometri quadrati di roccia brulla, sito militare della massima importanza. Si trova dinnanzi alle coste della Crimea ed è sede di una base militare per la sorveglianza radar di un ampio specchio di mare.
Una simile importanza strategica ha fatto sì che l'isola fosse dichiarata off limits a chiunque per molti decenni. Questa situazione d'inviolabilità ha consentito ai suoi fondali di restare totalmente inesplorati. Dopo che i mutamenti politici degli anni scorsi hanno mutato la situazione, numerosi vincoli sono caduti ed e stato cosi che i responsabili della sezione Archeoclub di Odessa hanno potuto iniziare un'esplorazione sistematica delle acque dell'isola.

zet_anchor_rock_6Nell'antichità essa era sede di un importante luogo di culto dedicato all'eroe della guerra contro Troia, Achille, e numerose devono esser state le navi che nel corso dei secoli hanno frequentato le sue coste, cercando un approdo sicuro tra le sue pareti rocciose che si gettano in mare a precipizio.

Due le campagne di ricerca, una nel '92 l'altra lo scorso anno; in entrambi i casi i lavori si sono protratti per circa venti giorni ed hanno permesso ai subacquei di esaminare a palmo a palmo una vasta fascia di fondale intorno a Zmeinyj, rilevando gran parte delle presenze archeologiche esistenti.

In totale sono stati trovati e recuperati ben 50 ceppi d'ancora di piombo di varie dimensioni e tipologia, ed alcuni esemplari in pietra. Tra quelli recuperati vi sono numerosi ceppi a scatola, con e senza perno centrale, alcuni di essi recano, in rilievo, marchi di fabbricazione e simboli di vario tipo; su alcuni esemplari sono evidenti difetti di fusione e fratture di varie dimensioni. I reperti sono in ottimo stato di conservazione e si trovano presso il museo archeologico di Odessa, nell'attesa della musealizzazione. Difficile la loro datazione, anche se si ritiene che si tratti per il piu delle ancore romane e greche.

zet_sub_anch_08I risultati conseguiti dai subacquei della sezione Archeoclub di Odessa sono ancora piu sorprendenti se si considerano le loro condizioni di lavoro; le attrezzature tecniche reperibili sul posto sono a dir poco antiquate, eccezion fatta quelle fornite loro da Archeoclub. A titolo di esempio, tutte le attrezzature specialistiche come gli illuminatori subacquei e le scafandrature per le macchine fotografiche devono essere necessariamente autocostruite, tra l'altro con grande ingegno e maestria, non esistendo alcune di simile in territorio ucraino.


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