di Orlando Pandolfi
Il Museo Archeologico di Odessa è uno dei più antichi di Russia e nell'Unione Sovietica.
È stato fondato nel 1825 su iniziativa di un gruppo di intellettuali progressisti della città.
Inizialmente esso fu costituito raccogliendo una serie di piccole collezioni di oggetti de l'antiquité private ma con il tempo il Museo si è trasformato nella più importante raccolta di reperti archeologici relativi a tutta la storia delle coste settentrionali del Mar Nero.
Lo sviluppo del Museo è strettamente legato alla Società della Storia e delle Antichità di Odessa, fondata nel 1839, che per prima ottenne la concessione ufficiale di ricerca archeologica a sud della Russia.
A partire da questo periodo il Museo ha effettuato numerosi studi archeologici di questo territorio.
Le sale di esposizione ed i magazzini dei Museo sono ricchi di reperti rinvenuti questi studi.
Già nel 1839 il Museo aveva intrapreso una campagna di scavo di alcuni dei più interessanti monumenti di Leuche-isola dei Serpenti-isola Zmeinyj- dove è stato tra l'altro messo alla luce il santuario di Achille nel 1845, hanno quindi preso il via le ricerche nella città di Olbia.
Nel 1920, dopo la rivoluzione bolscevizca, il Museo è stato nazionalizzato e, durante le vicende belliche dell'ultimo conflitto mondiale, le sue collisioni hanno riportato ingenti danni. Solo al termine della guerra parte dei reperti, libri e manoscritti trafugati dalle forze di occupazione sono tornati al loro posto.
Attualmente il Museo è un grande centro di ricerche archeologiche nel sud-ovest dell'Ucraina, e possiede più di 150 mila pezzi di assoluto valore che formano una delle più grandi collezioni sulle coste settentrionali del Mar Nero. L`arco di storia russa coperto è vastissimo e va dal Paleolitico alle Russie Kiévienne.
Oltre a ciò il Museo presenta una notevole collezione di vasi, sculture e oggetti dell'antica Grecia e Roma, una raccolta di sculture cipriote e l'unica raccolta di reperti egiziani.
La collezione numismatica conta più di 50 mila monete di tutti i paesi e le epoche.
I ricercatori del museo sono attivamente impegnati nell'archeologia classica e sono pure presenti specialisti dell'età del bronzo.
Il Museo ha collaborato, in tempi recenti, nell'organizzazione di mostre dei propri reperti all'estero. Una di queste mostre si è tenuta nel 1976 a Marsiglia e costituisce il modello espositivo proposto dalla direzione del Museo all'attenzione del mondo culturale italiano.
Il Museo Archeologico di Odessa è uno dei più antichi di Russia e nell'Unione Sovietica.
È stato fondato nel 1825 su iniziativa di un gruppo di intellettuali progressisti della città.
Inizialmente esso fu costituito raccogliendo una serie di piccole collezioni di oggetti de l'antiquité private ma con il tempo il Museo si è trasformato nella più importante raccolta di reperti archeologici relativi a tutta la storia delle coste settentrionali del Mar Nero.
Lo sviluppo del Museo è strettamente legato alla Società della Storia e delle Antichità di Odessa, fondata nel 1839, che per prima ottenne la concessione ufficiale di ricerca archeologica a sud della Russia.
A partire da questo periodo il Museo ha effettuato numerosi studi archeologici di questo territorio.
Le sale di esposizione ed i magazzini dei Museo sono ricchi di reperti rinvenuti questi studi.
Già nel 1839 il Museo aveva intrapreso una campagna di scavo di alcuni dei più interessanti monumenti di Leuche-isola dei Serpenti-isola Zmeinyj- dove è stato tra l'altro messo alla luce il santuario di Achille nel 1845, hanno quindi preso il via le ricerche nella città di Olbia.
Nel 1920, dopo la rivoluzione bolscevizca, il Museo è stato nazionalizzato e, durante le vicende belliche dell'ultimo conflitto mondiale, le sue collisioni hanno riportato ingenti danni. Solo al termine della guerra parte dei reperti, libri e manoscritti trafugati dalle forze di occupazione sono tornati al loro posto.
Attualmente il Museo è un grande centro di ricerche archeologiche nel sud-ovest dell'Ucraina, e possiede più di 150 mila pezzi di assoluto valore che formano una delle più grandi collezioni sulle coste settentrionali del Mar Nero. L`arco di storia russa coperto è vastissimo e va dal Paleolitico alle Russie Kiévienne.
Oltre a ciò il Museo presenta una notevole collezione di vasi, sculture e oggetti dell'antica Grecia e Roma, una raccolta di sculture cipriote e l'unica raccolta di reperti egiziani.
La collezione numismatica conta più di 50 mila monete di tutti i paesi e le epoche.
I ricercatori del museo sono attivamente impegnati nell'archeologia classica e sono pure presenti specialisti dell'età del bronzo.
Il Museo ha collaborato, in tempi recenti, nell'organizzazione di mostre dei propri reperti all'estero. Una di queste mostre si è tenuta nel 1976 a Marsiglia e costituisce il modello espositivo proposto dalla direzione del Museo all'attenzione del mondo culturale italiano.
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